martedì 12 maggio 2009
domenica 10 maggio 2009
massimo bubola
MOCCIOSA E FAMELICA LUNA PURITANA
Vorrei amarti con tutte le 120 eliche dell'anima
nonostante spadroneggi alta su di te
quella mocciosa e famelica Luna puritana
Signora del tuo vivere non vivere.
Quale coltello inutile è il mio sguardo
che
per quanti Km di chitarre l'abbiamo affilato
non basta per tagliare
il nastro che ti lega
a quel torpore immobile che annega il tuo ritardo
nell'attesa.
Quando?
Che gabbia t'han donato
il giorno del tuo primo compleanno
così sicura d'ombre e canterina
di schegge di violino e di pinoli
da farti pensare con terrore
all'aria infinita della giostra quotidiana del mio amore.
Così tu voli ad ogni fine settimana
pensando di affrancarti dal regalo
in cieli veneziani così antichi
da scordare d'essere dipinti
per tornare un'altra sera
a sbeccuzzare briciole del mio biscotto cuore
ben infilzato ai bordi della gabbia.
massimo bubola
Racconto del Bianco Natale
Le frange di ghiaccio
Sui pennacchi del prato incolto
Cinguettavano luce
Saltellando sui rami insepolti
Nello schermo di plumbei uccelli sonori
Nella polvere di voci radianti bagliori
Odori di corse e cappotti sudati
Di code di volpe, di incenso, di fiati
Sul vetro e parenti e biscotti e un vociare da dietro
Da risa attutite opache di vetro
Nei lividi campi arruffati dal vento
I tondi cuscini di muschio-presepio
E bacche d’inchiostro, di osso, di sangue
Di neve e ginepro, di vischio perlante
Così la mattina scendevo le scale
Sulla scia dei miei sogni
Nella stufa con mele
E guardavo di lato i fossi ghiacciati
Le pozze più chiare, i bordi innevati
Le alghe, le canne, i pesci scappati
Le rane sorprese nel salto dal gelo
Libellule bianche e salici in volo
E bianco era il fiato e il paese distante
La bianca contrada, il letame fumante
E bianche campane dall’eco blu-stanco
Lontano una fila di bici nel bianco
E bianco mio padre e bianca mia madre
E bianco il silenzio raccontava Natale.
massimo bubola

IL NECESSARIO PER PRENDERE UN TRENO
Mi mancano gli occhi
le sigarette
le tasche
un ciliegio e un fischio
il sonno di una radio e le formiche.
Mi manca la fontana e il tuo tailleur di lino chiaro
un giornale smesso ed un cappello sghembo:
tutto il necessario per prendere un treno.
massimo bubola